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Posted by ikzus su 11 giugno 2010


Pacifisti, brutta razza

di Giulio Meotti

Ecco chi sono gli italiani in rotta su Gaza. Lavorano per la radio dell’Iran, scrivono su siti negazionisti che denigrano “l’ebreo Carlo De Benedetti”, firmano appelli sul “cosiddetto olocausto” e assistono i figli dei kamikaze

Chissà se l’Ingegner Carlo De Benedetti sapeva chi fosse la pacifista italiana di ritorno da Gaza che ieri, sulla prima pagina di Repubblica, ha firmato un lungo racconto della sua detenzione in Israele. Angela Lano ha fatto parte del gruppo di italiani saliti a bordo della “Freedom Flottilla” assaltata dai commandos israeliani. Lano è una collaboratrice di TerraSantaLibera, uno dei principali portali dell’antisemitismo italiano monitorato anche dal Parlamento. Un sito web in cui lo stesso Carlo De Benedetti viene definito senza giri di parole “ebreo sionista”, oppure semplicemente “l’ebreo De Benedetti”. TerraSantaLibera è una sorta di ricettacolo di tutti gli stereotipi antiebraici, sia di matrice laica sia religiosa, in nome della “solidarietà e supporto alla Palestina”. Vi si possono scaricare persino “I Protocolli dei Savi di Sion”, il falso che oggi fa bella mostra di sé nelle librerie del mondo arabo islamico.

Su TerraSantaLibera i “così detti” Protocolli
sono definiti “redatti con lungimirante lucidità”. Un sito negazionista dell’Olocausto che ripropone interviste e testi di negazionisti italiani e stranieri come Roger Garaudy o Robert Faurisson. Oltre a inviti a “investigare sull’11 settembre”. Garaudy è noto per aver sostenuto che “non c’è stato alcun genocidio durante la Seconda guerra mondiale, gli ebrei hanno sostanzialmente inventato l’Olocausto per il loro tornaconto politico ed economico”. Faurisson nega le camere a gas.

E’ allora facile da capire perché l’anziano leader della onlus Italia-Palestina, Mariano Mingarelli, padrino della militanza filopalestinese in Italia, abbia rotto con l’agenzia di stampa Infopal di Angela Lano. Al Corriere fiorentino, Mingarelli ha detto: “Non voglio certi nomi accanto al mio”. Mingarelli si è dimesso dall’agenzia di stampa di cui è direttrice la pacifista Lano per la presenza di intellettuali affiancati al suo nome che, secondo Mingarelli, hanno atteggiamenti antisemiti e negazionisti. “Al suo interno ci sono alcuni intellettuali, chiamiamoli così, con posizioni antisemite o comunque che non mi trovano d’accordo”, dice Mingarelli.

Contro l’agenzia di Angela Lano si sono schierati anche i militanti antisionisti della rete “Ebrei Contro l’Occupazione”. Il merito di aver messo in luce la propaganda d’odio di questi portali è del ricercatore Stefano Gatti del Centro di documentazione ebraica contemporanea di Milano. Ma di questo sfacciato negazionismo, a cui si abbeverano gli italiani in rotta su Gaza, si è occupato anche il Parlamento con il comitato per l’indagine sull’antisemitismo. Dal sito TerraSantaLibera, a cui collaborano i militanti italiani tra cui Giuseppe Fallisi, si possono scaricare gratuitamente i saggi negazionisti dei francesi Serge Thion e Paul Rassinier. Il primo fu licenziato dal Cnrs (equivalente del Cnr italiano) per attività antisemite, per aver assicurato a Teheran “totale sostegno” e approvato il comportamento coraggioso del presidente Ahmadinejad, da lui considerato “un conforto” per i negazionisti.

I lettori possono godersi anche lo statuto di Hamas, in cui si dice che “di fronte all’usurpazione della Palestina da parte degli ebrei dobbiamo innalzare la bandiera del jihad”. Angela Lano ha firmato un appello di Claudio Moffa, noto per aver invitato in Italia il negazionista Faurisson, in cui la Shoah viene definita “cosiddetto olocausto”. Nel comitato di redazione di Infopal c’è Enrico Galoppini, che pubblica per le Edizioni all’Insegna del veltro, la casa editrice di Claudio Mutti che ha in catalogo molti testi antiebraici e negazionisti. Angela Lano a Torino ha in programma una conferenza assieme a Mutti. Nel comitato dei consulenti di Infopal c’è anche Hamza Piccardo, già portavoce dell’Ucoii e curatore di un’edizione del Corano di ispirazione islamista e con note di matrice antiebraica, antioccidentale e anticristiana.

Angela Lano collabora anche con la radio di stato iraniana Irib,
principale strumento di propaganda di Ahmadinejad in Italia. La stessa radio il cui corrispondente iscritto alla Stampa estera di Roma, Hamid Masumi Nejad, è stato arrestato e incriminato per traffico d’armi dall’Italia verso la Repubblica islamica dell’Iran.
Del comitato Infopal fa parte poi l’ex senatore comunista Fernando Rossi, quello che il premier di Hamas Ismail Haniyeh ha incaricato di “lavorare affinché delegazioni del governo palestinese di Gaza possano uscire dalla Striscia per incontrare ufficialmente i leader europei”. Fra gli italiani coinvolti nella spedizione su Gaza compare infine l’attivista palestinese Mohammad Hannoun, che vive da anni in Italia e la cui voce Angela Lano ospita spesso su Infopal.

Hannoun è il presidente dell’Associazione “benefica”
di solidarietà con il popolo palestinese, con sede a Genova, che ha raccolto aiuti umanitari per centomila euro caricati nelle stive della flottiglia della discordia. Hannoun e la sua onlus sono i capofila degli aiuti italiani della flottiglia pro Hamas. Solo pochi giorni fa la procura di Genova ha archiviato un’inchiesta nei suoi confronti per associazione con finalità di terrorismo. L’Abspp raccoglie fondi che arrivano anche alle famiglie dei terroristi suicidi. E’ stato lo stesso Hannoun ad averlo ammesso alla magistratura: “Fra i nostri assistiti ci sono figli di kamikaze”.

© – FOGLIO QUOTIDIANO

I «pacifisti» italiani della Freedom Flotilla? Antisemiti che negano l’Olocausto

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